mercoledì 22 maggio 2013

C'è posta per me!

Ciao Sophia, che bella questa collana. Peccato non si divida in tre perché un pezzetto l'avrei tenuto volentieri anch'io... 


Baci e capriole
Tuo amico, Echino
Ciao Sarah, avere un'amica del cuore è una fortuna immensa, sono felice per voi. Come ho già detto a Claudia, presto potrai leggere il nuovo numero del mio giornale. 
Tanti abbracci
Tuo amico, Echino 

Cara Isabella, grazie dei complimenti, sono felice che il mio giornale ti piaccia.
Una capriolina affettuosa per te 
Tuo amico Echino 

Ciao ragazze, la risposta alla vostra lettera potrete leggerla sul prossimo numero del mio giornale. 


Tante caprioline affettuose
Vostro amico, Echino

Ciao Claudia, non devi aspettare ancora molto. Il giornale sta per andare in stampa e presto lo troverai in libreria. Bacissimi
Tuoi amico Echino 

martedì 21 maggio 2013

Il Salone del Libro di Torino 2013 (seconda parte)

II capitolo
Della serie: cosa ho imparato?

Sono arrivato a Torino il mercoledì pomeriggio per poter essere giovedì presto in fiera.
I miei amici Massimo e Liana si erano gentilmente offerti di ospitarmi e io ho approfittato senza pudore della loro cortesia. La pioggia non ha mollato un secondo, dall'Ossola fin laggiù, mi ha accompagnato per tutto il viaggio. Avevo una mezza idea di infilarmi al museo del Cinema che non ho, ahimè, ancora visto, ma il prof. Massimo Delfino, paleoerpetologo dell'Università di Scienze Naturali di Torino, mi ha invitato ad una sua lezione al museo e così mi sono ritrovato seduto in mezzo ad una settantina di giovani studenti intenti a prendere appunti. Ora però so tutto sulle tartarughe. Mi sono divertito tanto a fare lo studente universitario.
Nei giorni seguenti ho imparato che non si deve utilizzare il "piuttosto che" nel senso di "o" e "oppure". Che molte persone lo utilizzano in maniera sbagliata, anche ex Ministri all'Istruzione e persino, che colpo al cuore questa notizia! Roberto Saviano. Ho scoperto invece che Vasco Rossi lo utilizza in maniera impeccabile nelle sue canzoni. Tu guarda a volte la vita!!!
Ho poi imparato che ci sono persone che parlano a se stessi dalle pagine dei propri libri come David Grossman e che la traduttrice presente alla sua conferenza era bravissima!
Che un sorriso ti apre una porta, che invece essere aggressivi rende antipatici. 
Che se dici a una donna di quarantasette anni che ne dimostra trentacinque la rendi felice.
Che ci vorrebbe il dono dell'ubiquità per poter seguire tutti gli eventi del Salone del Libro.

Che è molto bello conoscere di persona gli amici virtuali!

lunedì 20 maggio 2013

Il Salone del Libro di Torino 2013

Ho imparato tantissime lezioni in questi quattro giorni a Torino: ho seguito conferenze, incontrato amici, conosciuto gente nuova, creato contatti... insomma come ogni esperienza, anche questa mi ha fatto un po' crescere. Per questo motivo ve la voglio raccontare, per capitoli.

I capitolo
Della serie: come ricevono i regali i Vip e la gente comune?

La mie giornate al Salone del Libro sono state una serie di casualità, incontri e tanto divertimento. 
Nel giro di pochi giorni ho regalato il mio giornale a: Paolo Crepet, all'Assessora Pugliese alla Cultura Godelli, al Ministro Bray ai Beni Culturali, a Don Ciotti, a Luciana Littizzetto, ad Alberto Fortis, a Serena Dandini e alle sue splendide amiche e poi a tante persone comuni. Trovo siano molto interessanti le loro reazioni... state a sentire.
Aggiungi didascalia
Paolo Crepet era circondato da una nuvola carica come un temporale di giornalisti e avvicinarlo non è stato semplicissimo, quando si è ritrovato il mio giornale tra le mani ha tuonato con la sua voce che sembrava un rullo di tamburo: Cos'è? 
Io timidamente ho risposto: Un giornale per ragazzini, le piacerà! ma lui era già lontano come un re con la sua corte. Ho pensato, strano che un uomo così sicuro di sé e pieno di certezze sia diffidente nell'accettare qualcosa. Ma chi sono io per psicanalizzare uno psichiatra?
L'Assessora è stata molto cordiale e abbiamo scambiato due parole, la politica è così, non si esime dall'ascolto, impossibile sapere quanto siano in realtà interessati.
Il Ministro, pur di fretta, ha sorriso e mi ha stretto la mano ringraziando. Speriamo abbia capito di avere in mano un bene culturale di alto pregio. :-)
Don Ciotti girava tranquillamente tra gli stand in compagnia di due persone, i nostri occhi si incontrano, io sorrido e lui: Buongiorno e buon lavoro! Allora mi avvicino e dico: Mi scusi, ma vorrei regalarle una copia del mio giornale per la sua gentilezza nell'augurarmi buon lavoro. Lui mi guarda e dice: Sai perché l'ho fatto? In mezzo a tanti musi lunghi il tuo sorriso era bellissimo!
La Littizzetto è una vera star e avvicinarla non è semplice, la TV crea questi effetti collaterali non di poco conto, purtroppo. Ma a quel punto ero ormai diventato un segugio e, individuata la porta di sicurezza dalla quale ho immaginato potesse uscire alla fine della presentazione, sono corso fuori dalla porta, ho girato intorno alla sala e l'ho aspettata e prima ancora che i giornalisti la accerchiassero le ho allungato il mio giornale dicendo ad alta voce (per quel che potevo, si intende): Luciana, un regalo per lei! Lo ha preso, forse senza capire bene da dove arrivasse, ha sorriso stranita ma ha risposto con uno squillo di voce: Grazie!
Fortis è un ossolano come me, anche lui nato nella città che nessuno ha mai visto, ma che tutti conoscono per la D di Domodossola. L'ho incontrato per caso in giro per gli stand, noi montanari non ce la tiriamo troppo, siamo gente dal passo lungo e fiato corto, abituati alle salite. Mi sono fermato alla serata di musica e racconti sulla storia del Rock, con Ezio Guaitamacchi, Gianni Biondillo e Alberto.
Alla fine mi sono avvicinato e gli ho detto: Da ossolano a ossolano, non posso non regalarti il mio giornale, siamo anche amici su fb. Mi ha ringraziato e si è ricordato della nostra amicizia. Che soddisfazione! :-)
Per assistere alla presentazione del libro di Serena Dandini sono rimasto in coda per tre quarti d'ora, dopo una giornata di fiera le gambe facevano giacomo giacomo dalla stanchezza, ma ne è valsa la pena.
Dieci donne vestite di nero, con un simbolo rosso sugli abiti, hanno letto dieci racconti toccanti, ironici e intensi. Erano: Daria Bignardi, Lella Costa, Concita De Gregorio, Chiara Gamberale, Maura Misiti, Germana Pasquero, Barbara Stefanelli.
A fine spettacolo, mentre il teatro piano piano si svuotava delle mille persone che lo avevano riempito, mi sono avvicinato al palco per chiedere ad un ragazzo del servizio d'ordine di dare i miei giornali alle signore, mi ha fatto un cenno con la mano, mi sono voltato e ho visto Serena che si avvicinava a me, si è anche abbassata per sentire la mia voce da sotto il palco. Le ho detto: Posso regalare a lei e alle sue nove amiche questo giornale? Ancora è  molto piccolo, lo so, ma noi cerchiamo di educarli fin da bambini.
Lei mi ha sorriso e mi ha preso la mano ringraziandomi.
Roberto Saviano invece è stato irraggiungibile, ho provato a chiedere a un carabiniere di dargli il mio giornale ma mi ha risposto severo che non poteva. Peccato perché secondo me gli sarebbe piaciuto e mi spiace che se lo sia perso. Ma chissà, magari ci saranno altre occasioni.
Ieri, che era per me l'ultimo giorno, ho regalato alcune copie omaggio a ragazzini e persone della porta accanto. I bimbi sono in genere curiosi e ricevono i regali con gratitudine, molti sono giustamente sospettosi e non si azzardano a prendere qualcosa in mano finché non hanno il benestare dei genitori, ma poi sorridono contenti mentre camminano sfogliandolo, peccato che spesso si dimentichino di ringraziare con la voce, ma lo fanno con gli occhi. Maestre e bibliotecarie erano felicissime di riceverlo in dono, mi hanno riempito di complimenti, la mia autostima è arrivata alle stelle. La loro gioia era tanta e inversamente proporzionale alle poche risorse destinate a scuola e biblioteche. Alcuni genitori portavano i bimbi a chiedere il giornale, altri li allontanavano con diffidenza e un NO grazie! seccato, prima ancora di capire che era un omaggio. 
Eh, sì... anche il modo in cui ricevi un regalo parla di te e ti cataloga in qualche modo, che tu sia famoso o sconosciuto, attento a ciò che fai! :-D