sabato 7 maggio 2011

W la MAMMA!!! Un fiore per voi...Festa della mamma 2011


Care mamme, ho pensato di festeggiare con voi questa giornata offrendovi un mazzo di fiori, che non ho raccolto, ma fotografato per tutte voi nel parco naturale Veglia Devero.




 Oh, no, non mi sono sbagliato... ho fotografato apposta questa bottiglietta di plastica abbandonata nel prato perché voglio chiedere a voi mamme, che siete sensibili alla natura, di insegnare sempre ai vostri bambini che la spazzatura non si lascia in giro, né in mezzo a un prato, né sulla strada di una città. Se ci proviamo insieme, sono sicuro che i bimbi riprenderanno presto a mettersi anche le carte delle caramelle in tasca, come si faceva una volta... non è una bella abitudine?



E poi un video bellissimo della casa editrice Mammeonline... Buona festa mamme e grazie per tutto quello che fate per noi bambini!! Ve lo dicono anche gli alunni della maestra Celo, leggete qui sotto... :-))

Echino Risveglio è stato taggato nel video di Donatella Caione.
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Buona festa della mamma!
Durata: ‎1:09

mercoledì alle 9.35



Auguri Mamma !
Se io fossi un cane
ti farei compagnia giorno e notte
per non farti mai sentire sola.
   ---
 Se io fossi una coccinella
ti donerei un po' della mia fortuna
per aiutarti nelle giornate negative.
 Se io fossi un'aquila
ti farei salire sulle mie ali
e ti porterei nei posti
dove non sei mai stata.
 Se io fossi un raggio di sole
ti bacerei per farti abbronzare.
 Se io fossi tua figlia
ti prometterei di tenere in ordine la mia stanza
in questo giorno speciale.
    ---
Se io fossi un gatto
ti donerei degli occhi nuovi
per non avere la congiuntivite
e per vedere meglio
sia di notte
sia quando leggi.
 Se io fossi un aspirapolline
succhierei tutto il polline
per non farti soffrire più l'allergia.
 Se io fossi il vento
ti vorrei cullare
per farti addormentare e riposare.
 Se io fossi tuo figlio
ti prometterei di ascoltarti di più
e di non voler essere così perfetto
in questa giornata speciale.
   ---
 Se io fossi un fulmine
ti donerei un po' di elettricità
per non dover pagare
la bolletta della luce.
 Se io fossi un ghepardo
ti donerei un po' della mia velocità
per essere più veloce
ad andare al lavoro.
 Se io fossi una pantera
ti donerei un po' della mia sicurezza
per essere meno timorosa
su cosa prendere.
   ---
 Se io fossi un'ape laboriosa
ti aiuterei a pulire la casa
per darti più tempo libero.
 Se io fossi un tornado
io ti abbraccerei fortissimo
per darti la felicità.
   ---
Se io fossi tua figlia
ti rispetterei di più
e ti ascolterei di più
per farti felice
nel giorno della festa della mamma.
   ---
 Se io fossi mamma passero
ti farei salire sulle mie ali
e ti porterei a Venezia
a Murano, Burano e Torcello
e negli altri posti
che ti affascinano
per vederti felice.
 Se io fossi l'aria
ti accarezzerei
e ti scompiglierei i capelli
per farti sentire
anche per pochi minuti una dama.
 Se io fossi tua figlia
mi impegnerei ad essere più ordinata,
ad ascoltarti di più
e ad aiutarti nella faccende di casa
e dato che lo sono
cercherò di farlo in questo giorno speciale.
   ---
 Se io fossi l'arcobaleno
ti donerei tutti i miei colori
per renderti una splendida e bellissima mamma.
  Se io fossi un uragano
ti porterei via
per tenerti tutta per me
e per coccolarti come mi fai sempre tu.
 Se io fossi una pantera nera
ti donerei il mio colore
per farti la tinta
visto che dici sempre
che non sei bella
perché hai i capelli bianchi.
   ---
 Se io fossi una volpe
ti donerei l'astuzia
per risolvere i problemi.
 Se io fossi una coccinella
 ti donerei un po' di fortuna
per farti vincere il superenalotto.
 Se io fossi una leonessa
ti donerei la forza
per proteggere noi piccoli.
   ---
Se io fossi tua figlia
ti abbraccerei forte
e ti prometterei di stare brava
e di non farti arrabbiare,
ti tenere in ordine la mia stanza,
ops, ma io lo sono
e allora ti farò felice
in questo giorno speciale.
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 Se io fossi l'aria
ti donerei tanta freschezza
per non farti soffrire il caldo
mentre stai al lavoro.
 Se io fossi un raggio di sole
ti donerei il caldo
per quando è inverno.
   ---
 Se io fossi un elefante
ti donerei un po' di memoria
per aitarti a ricordare tutto.
 Se io fossi una coccinella
mi infilerei nei tuoi capelli profumati
per portarti un po' di fortuna.
 Se io fossi tuo figlio
ti donerei la felicità
promettendoti di essere per sempre così
gentile e coccolone.
   ---
 Se io fossi un uragano
ti abbraccerei forte
per proteggerti
e dimostrarti il mio affetto.
 Se io fossi tua figlia
ti prometterei di passare più tempo con te
in questo giorno molto speciale!
   ---
 Se io fossi un'ape
ti donerei tanto miele
per mangiarlo quanto ne vuoi.
 Se io fossi una pantera
ti proteggerei per sempre
perché ti voglio tantissimo bene.
   ---
 Se io fossi l'arcobaleno
ti donerei tutti i colori
per farti un meraviglioso vestito.
 Se io fossi il sole
ti donerei un raggio
che ti illumini il cammino.
 Se io fossi una gatta
ti presterei i miei occhi
per farti vedere al buio.
 Se io fossi tua figlia
non ti farei più arrabbiare
mai ma mai più
e dato che sono tua figlia
ti faccio tanti Auguri!

La storia di Guido e Gina direttamente dall'Acquario civico di Milano. Scritta da Paolo Gallese.

Un giorno, qualche anno fa, noi che lavoriamo all'Acquario di Milano ce ne stavamo in giardino a contare le tartarughe nello stagno. 
Eh, sì. Nel nostro stagno abitano ben 32 tartarughe! Alcune piccole come una tazzina da caffé, altre grandi come una pentola a pressione... 
E quando ti avvicini, con i loro occhietti un po' stupidotti, ti guardano tutte insieme, squadrandoti dall'alto in basso e dal basso in alto, come a chiederti: 
"E tu chi sei?"
Noi andiamo spesso a contare le tratarughe, perché magicamente, aumentano di numero tutti i giorni... mah!
Però quel giorno ci accorgemmo che non stavano guardando noi. 
Erano tutte voltate da un'altra parte. Incuriositi da questo strano fatto, guardammo anche noi, tra le canne. Ed ecco che spuntarono fuori per la prima volta Guido e Gina!
Chi sono? Sono due papere!!! Bè, non si dice papere: si dice germani reali. Ma a noi piace chiamarle papere!

Perché sono buffe, fanno qua qua proprio come nei cartoni animati e galleggiano placide nello stagno, nuotando tra le tartarughe.
Guido e Gina sono fidanzati! Anzi, marito e moglie, perché da quattro anni, tutte le primavere, arrivano nel giardino dell'Acquario per deporre le uova, tra i cespugli e il canneto dello stagno. 
Da noi i pulcini restano al sicuro, nessuno li disturba e possono imparare a nuotare e volare con tutta calma.
Le uniche che ogni tanto ci provano a dar fastidio sono le cornacchie, grandi e tutte grige e nere. 
Ma Guido fa la guarda e le fa correre a beccate! E le cornacchie, che dal canto loro sono uccelli molto intelligenti, capiscono l'antifona e si tengono alla larga.
E dopo qualche mese, la famigliola di Guido e Gina ci saluta. 
Volano via, verso terre lontane.
Ma è un arrivederci! 
L'anno prossimo, torneranno in vacanza da noi!

venerdì 6 maggio 2011

Auguri MAMMA!!!!

Forza bambini, prepariamo il regalo per la festa della mamma. Vi aiuto io... stampatemi, ritagliatemi e incollatemi su un cartoncino e sul retro... una bella poesia, o una letterina scritta da voi. Che ne dite? Poi mi mandate le foto delle vostre mamme felici... OK? Bacetti e caprioline dal vostro Echino.


giovedì 5 maggio 2011

Adele e il trolley delle meraviglie - fiaba - Illustrazioni di Adelie


Adele è una signora misteriosa, che gira l’Italia da nord a sud e da est a ovest con uno strano trolley grigio. E’ alta e magra come un grissino con i capelli biondi e gli occhi grigi.... Sì, ok, un grissino con occhi e capelli non si é mai visto, ma é solo per dare l’idea, mi spiego? Potrebbe quasi sembrare una fatina, ma... una fatina dal sorriso triste.
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Chissà cosa le é capitato? Forse qualcuno le ha rubato il sorriso? Forse l’ha perso per la strada? Forse un vento dispettoso l’ha fatto volare via, sopra una nuvola? Forse il suo sorriso si é rotto cadendo per sbaglio? Chissà? Chissà...
Adele passa di città in città, ogni giorno una diversa: Roma, Milano, Foggia, Mestre. E ogni giorno cerca la piazza più bella, quella dove passa più gente.
Si ferma in un angolino con il suo trolley, lo apre lentamente e lentamente dal trolley cominciano ad uscire piccole meraviglie. Escono fogli bianchi e pennelli: lunghi, corti, sottili o spessi con attaccate macchie di colore. Escono nuvole di carta e polvere di stelle. Escono gocce d’oro e d’argento, esce persino l’arcobaleno. Escono matite che ballano, pastelli a cera che ridono, barattolini di colore che si rincorrono. E a poco a poco la piazza si svuota della gente che corre, dei passanti distratti e si riempie di bambini che si siedono attorno ad Adele e al suo trolley con la bocca aperta e tanta voglia di sporcarsi con quei magnifici colori.
Quando tutti i bimbi sono stanchi e soddisfatti Adele fa un fischio: pennelli, pastelli, fogli e matite tornano ordinati dentro il suo trolley.
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Lei saluta i bimbi e se ne va in cerca di una nuova città e di una nuova piazza. Ma é sempre senza sorriso.
Un giorno in Piazza di Spagna, dopo che i bimbi se n’erano andati a casa coi loro genitori, incontra una vecchina mendicante che le dice:
  • Ti ho osservata a lungo oggi e mi sono chiesta come sia possibile che una persona come te che regala tanti sorrisi ai bimbi non abbia il sorriso? Che ti é successo? Dov’é finito? E’ scappato? Te l’hanno rubato? Che fine ha mai fatto?
Adele guarda la vecchina un po’ imbronciata e poi decide di risponderle:
  • No, non é scappato e non l’ho nemmeno perso. E’ che, per la verità, mi sento sempre un po’ sola. Ogni volta che i bambini se ne vanno io che faccio? Non ho più nessuno con cui parlare e mi viene addosso una gran tristezza, che non se ne va, nemmeno quando sono circondata da tanti bimbi, perché so che poi se ne andranno. E la solitudine non é niente, niente divertente. Che c’é da sorridere se sei solo?
  • Già... Hai ragione, risponde la mendicante. Anch’io ho provato spesso questa sensazione finché ho trovato Minù la mia cagnolina, che mi segue sempre e mi fa compagnia, con lei sto bene e non soffro di solitudine. Sai, ha fatto i piccoli un paio di mesi fa, li vuoi vedere?
  • Sì, certo, come no?
La mendicante apre il coperchio di un cestino di vimini e dentro c’é Minù con due palline di pelo che saltellano e giocano, mordicchiandosi le orecchie. Adele li accarezza e uno splendido sorriso si accende sul suo viso. La vecchina lo vede e non perde l’occasione:
  • Io faccio fatica a trovare da mangiare per me e per loro, ne vorresti uno? O anche tutti e due se ti va?

Adele prende i due cagnolini, che trotterellano scodinzolando accanto ai suoi piedi, ringrazia la signora e Minù e riparte, in cerca di una nuova città, di una nuova piazza, di altri bimbi. Ora però ha con sé anche due amici e un bel sorriso!

mercoledì 4 maggio 2011

Recensione: Il ritorno di Masun di Dario Franchello

Cari bambini, più che una recensione questa è una presentazione. Sì, perché vi presento un libro scritto da un caro amico, Dario Franchello e illustrato dalla mia mamma illustratrice Elisa Squillace. 
E' un racconto della serie Fantura, ideata con l'intento di avvicinare i ragazzi ai parchi naturali italiani e più in generale alla natura, con rispetto e amore. Ogni avventura si sviluppa all'interno di un parco, mettendone in risalto le caratteristiche e le tipicità. Al termine del racconto, le schede didattiche permettono ai bambini e agli insegnanti di approfondire la conoscenza della flora e della fauna presenti nel parco. Le schede sono curate da Bruno Cicolani, professore ordinario di ecologia presso l'Università degli Studi dell'Aquila e sono illustrate da Anna Maria Aulicino.

Masun è un giovane orso, impegnato nella lotta contro l'Occupante, un essere molto crudele, per riconquistare l'Antica Tana nel parco naturale Adamello Brenta. Ad aiutare Masun accorrono due ragazzini: Aurora e Asso, intrepidi e coraggiosi che, con l'aiuto magico del Beig VerdeBruno, affronteranno prove sempre più difficili e pericolose. Riuscirà Masun nella sua impresa?
Fa parte della stessa collana anche il libro Viola, lo Sgrunfolo e il palio dei tritoni, ambientato nel parco Veglia Devero. La dolcezza e il tratto magico delle illustrazioni di Elisa accompagnano entrambe i racconti.
Per ordinare i libri della collana Fantura potete rivolgervi a: info@labottegadellearti.it o telefonare allo 0861979402, oppure cercarli nelle migliori librerie italiane, quelle che hanno a cuore la bellezza dei nostri parchi.

lunedì 2 maggio 2011

Grazie! Thank you! Danke! Merci!

Grazie a tutti!!! Oggi festeggio le prime 10.000 visite al mio blog, arrivate in soli quattro mesi. A tutti voi che siete passati di qua, avete lasciato un messaggio, una filastrocca, una storia, un'intervista, una foto. A tutti voi che ogni giorno mi fate compagnia, che partecipate ai miei laboratori, che collaborate con me, che mi fate ridere. A tutti voi che mi leggete... GRAZIE!!! 
Le mie capriole di felicità oggi sono per VOI!!!
Echino