venerdì 4 marzo 2011

Il primo raduno di streghette e piccoli stregoni all'Alpe Devero. Che dite? Quest'anno si ripete?

Cara zia Chiara sono Echino il tuo nipotino giornalista. Posso farti il reportage dello scorso fine settimana di magia nel parco Veglia Devero?

Tutto è cominciato venerdì pomeriggio con la presentazione del libro Viola, lo Sgrunfolo e il Palio dei tritoni alla Casa Fontana di Devero. Bello, ma soprattutto buona la merenda che Bruno, il proprietario, ha offerto a tutti i bimbi. 
E poi il sabato, zia, non so se avrò abbastanza parole per descriverlo... 
La strega Pratolina dipinge i visi dei bambini.



Strega Fiorina e Pratolina a rapporto.

Le streghe: Fiorina, Pratolina, Gocciolina e Fiocchina hanno accolto tutti i bimbi al lago delle Streghe di Devero, ma erano molti più dei trenta previsti.. e come si fa a dire di no a un piccolino che vuole partecipare a un incantesimo?
I bimbi in ascolto al lago delle Streghe
 Sai, dovevamo preparare una pozione per trasformare in pietra quel villanzone dello Sgrunfolo che aveva rapito la fata Desideria e tutti i desideri dei bambini. Per prima cosa sono stati creati per tutti i vestiti da streghette e maghetti del bosco, poi servivano le lanterne per la sera e poi abbiamo dipinto i sassi da regalare alle streghe per farci aiutare. Per ultima è arrivata la pozione magica dentro al grande paiolo che è stata poi messa nelle bottiglie che avevamo dipinto. Poi tutti a cena e quando è arrivato il buio, un serpentone di lanterne dondolanti si è diretto verso il laghetto. 

La nebbiolina creava un effetto da mondo incantato o forse non era lei, ma tutte le fatine e gli gnomi che attendevano i bimbi illuminati da tante piccole lucine. Zia Chiara, avresti dovuto sentire gli “Oh!!” dei bambini. La pozione bolliva nel pentolone e nell'aria c'era un dolce profumo, dopo aver recitato la filastrocca del ringraziamento per la bella giornata, è ricomparsa lei, la fata Desideria. Uno spettacolo!!! Impossibile descrivere tanta magia. 
La domenica invece un bel gruppo di bimbi e genitori è partito alle nove del mattino per andare a caccia dello Sgrunfolo. Muniti di pozioni magiche e pic nic, ci siamo incamminati tutti verso il lago Nero. Nella salita più dura, l'ultima prima di raggiungere la meta, è stata avvistata per prima la cacca di quello screanzato, che secondo me se l'è fatta sotto dalla paura, e poi anche lui, il famigerato. I bimbi sono partiti come saette urlando: “A morte lo Sgrunfolo!!!” e hanno sparso in giro la pozione. Fatto sta che quell'essere bavoso e mostruoso si è trasformato in pietra e di lui, anzi di loro perché erano due, ci è rimasto solo lo scalpo: uno rosso e uno verde. Avresti dovuto sentire che puzza di marcio facevano!! Al lago Nero ci siamo finalmente riposati e abbiamo osservato i tritoni insieme al dott. naturalista Paolo Pirocchi, che ci ha spiegato di non toccarli mai con le mani asciutte perché soffrono tantissimo. 
Il dott. Paolo Pirocchi ci spiega tutto sui tritoni
Tu lo sapevi? E.. osserva che ti osservo... pluffete!!! Nicola, uno dei nostri bimbi, ha provato l'ebrezza di un bel tuffo in mezzo ai tritoni, poverette che spavento si devono essere prese quelle bestiole!! Nicola, no. E' diventato l'eroe della giornata.
Per finire, all'alpe Buscagna, Laura Novello, un'autrice amica di Viola, arrivata apposta fin qui con un camper enormissimo, ha letto a tutti il suo libro: Il volo di Giorgia, scritto per aiutare l'associazione Mitocon che si occupa di studiare le malattie mitocondriali dei bimbi.
La discesa è stata veloce e divertente. Ognuno di noi si è portato a casa l'emozione di un fine settimana da favola.
Che dici zia Chiara, la raccontiamo anche a tutti i bambini che leggono Eco Risveglio questa bella storia???
Un bacio grande dal tuo Echino. 
Questo reportage l'ho scritto la scorsa estate. Ve lo ripropongo per sapere la vostra opinione. E' da riorganizzare secondo voi??

giovedì 3 marzo 2011

Il baule dei ricordi. Fiaba

C’era una volta…

Una bambina, con lunghi capelli neri, lisci come spaghetti e lucidi come la seta, aveva gli occhi di un marrone molto scuro ed uno sguardo che chiedeva risposte ai suoi tanti perché. Indossava un vestito rosso a fiori, stretto in vita con un bordo di pizzo bianco sul petto e in fondo alla gonna; era molto fiera di quell’abito così speciale e stava andando a fare visita ai suoi vecchi nonni.

Vivevano in una grande casa con i muri di pietra molto spessi, ed il tetto in piode, e con un lungo poggiolo in legno, dove il nonno passava le sue giornate seduto, godendosi il tiepido calore del sole autunnale e i colori caldi e intensi della stagione.
La bimba entrò di corsa nella grande casa, aprì la porta della cucina al primo piano, salutò con un bacio la nonna che preparava il pranzo e si diresse canticchiando al piano di sopra, verso il poggiolo.
 “Ciao nonno, come va?” chiese.

Bene grazie, e tu?” rispose il nonno, e le offrì delle noci e delle castagne, che prese dalle cassette di legno, dove erano state messe, per farle essiccare al sole.
Il nonno era un uomo alto e magro, con i capelli bianchi e due occhi azzurri un po’ velati dall’età, ma con uno sguardo ancora molto profondo. Prendeva due noci tra le mani e ne rompeva il guscio per dare il gheriglio da mangiare alla nipotina, intanto parlavano, mentre dai prati lì intorno arrivava il suono cadenzato dei campanacci delle mucche, e lo spruzzo allegro dell’acqua nella fontana.
 Posso chiederti una cosa nonno?” chiese la bambina.
Anche due, se sono in grado di risponderti, piccola peste!” disse il nonno ridendo, ben sapendo che non sempre era facile soddisfare le richieste della sua nipotina.
Cosa c’è in quel baule impolverato, su nella soffitta?” domandò lei curiosa.
Davvero vuoi saperlo? Vieni andiamo ad aprirlo insieme.” disse il nonno.
La vecchia soffitta era piena di oggetti, accumulati negli anni e poi dimenticati; ma quel vecchio baule imponente aveva veramente un’aria misteriosa. Il nonno disse alla piccola che quello era il baule di tutti i suoi ricordi e che, per apprezzarne il contenuto, era necessario chiudere gli occhi e concentrarsi sugli odori che ne sarebbero usciti.
Appena il nonno sollevò il coperchio, una quantità mista di odori e profumi invase l’aria, era difficile distinguerli uno dall’altro e facevano girare la testa tanto erano intensi.
Poi, lentamente, la bimba cominciò a sentire il prevalere di uno: era un odore forte di cenere e di polenta fumante e di castagne cotte. “Questa è la mia infanzia..” disse il nonno, “… eravamo tanti fratelli e non c’era molto da mangiare: si coceva una polenta molle, molle nel paiolo appeso al camino e si bolliva qualche castagna. Ho ancora la sensazione della pancia vuota, che di notte brontolava.”
Che forte nonno… e questo profumo di lavanda e rose a chi appartiene?” chiese la bimba.
Questa è tua nonna, quando l’ho conosciuta, era la ragazza più bella del paese e io le ho chiesto di essere la mia sposa.” La bimba riuscì a vedere nella sua mente il nonno giovane, con il vestito della domenica e un mazzo di rose di campo in mano, che camminava sicuro verso una giovane donna. Era davvero bella la nonna con quello sguardo felice e innamorato!
Nonno sento un profumo delicato di sapone di Marsiglia e borotalco.”
Sono le nostre figlie: tua madre e tua zia.” disse lui.
C’è però anche un odore strano, di terra e di pianto, non capisco cosa sia, nonno.”
Era tuo zio, il nostro primogenito che non sopravvisse ad una polmonite.” rispose il nonno.
Non sapevo che fosse esistito questo bambino. E’ un ricordo triste, vero nonno, per questo tu e la nonna non ne parlate mai.”
Proprio così, piccola!” rispose lui.
E questo odore aspro, di caffè e vino? Mi sembra di poter sentire tanta gente parlare, discutere, ridere; cos’è nonno?”
E’ l’osteria che abbiamo aperto io e la nonna, dopo la guerra, quando tua mamma e la zia erano ragazzine; poi c’è stata la bottega, vendevamo di tutto: farina, zucchero, granaglie…”
Non è stata una vita sempre facile la tua, vero nonno?”
No, non lo è stata; ma sono felice di averla vissuta, intensamente e con passione. Spero che anche tu, un giorno, possa avere un baule pieno di profumi e ricordi. Se vuoi però che sia speciale, non negare mai le tue emozioni e non smettere mai di sognare!” disse il nonno, richiudendo il vecchio baule impolverato.




 

mercoledì 2 marzo 2011

Viola, lo Sgrunfolo e il Palio dei tritoni.

Cari bambini, oggi vi racconto la storia della mia amica Viola e del suo viaggio nel Parco Veglia Devero per aiutare la comunità degli gnomi che corre un grave pericolo.

Questo è il libro che racconta il fantastico viaggio di Viola e la storia di tutti i suoi amici.
 Questo è Gervaso, l'amico gnomo di Viola, che la condurrà tra i sentieri del Parco per tutta l'avventura.
 E questi sono i piccoli gnomi che fanno la nanna.


Questo invece è lo Sgurnfolo, un essere crudele e bavoso che si ciba di gnomi.
 Queste cavallette umane che corrono sono i bimbi che hanno partecipato alla caccia allo Sgrunfolo, che si è svolta lo scorso anno all'interno del Parco.
 Qui sopra nella foto potete vedere il Vecchio Faggio, la pianta secolare che, nelle notti di luna piena, dà saggi consigli a chi ne ha bisogno. E' stato molto utile per Viola e Gervaso.
Il Vecchio Faggio viene rappresentato dai bambini nei laboratori per le scuole che si organizzano nel Parco.
Questo è il primo raduno delle streghette e dei piccoli stregoni, organizzato lo scorso anno a Crampiolo, nel Parco. Quelle che vedete nella foto sono la strega Pratolina e Fiorina.

 Questo è il lago Nero, dove vivono i tritoni.
 E qui ci sono tutti i bimbi che hanno partecipato al laboratorio.
Questo è un tritone.
 E questi sono i libri della collana Fantura, anche il libro di Viola fa parte di questa collana. Sono tutti ambientati in un parco e raccontano storie avventurose a contatto con la natura.


 Ecco, vi presento Viola. Qui sopra è insieme al nonno e nell'immagine sotto è con il suo amico Andrea.

Lo vedete da voi, questa è una recensione del libro.




martedì 1 marzo 2011

Una letterina per gli insegnanti.

Cari insegnanti,
se, quando uscite da scuola, avete la sensazione di non aver trasmesso solo una conoscenza, ma di aver condiviso un'emozione, di aver sorriso tanto, o riso insieme ai vostri alunni e non dei vostri alunni. Se almeno una volta vi è scappata una carezza, un buffetto, o una pacca affettuosa sulla spalla di un allievo. Se vi sono venuti gli occhi lucidi, ascoltando una loro storia....
Allora avete fatto un buon lavoro.

Distintissimamente vostro...
Echino

lunedì 28 febbraio 2011

Una piccola lezione di scienze per il mio compleanno. (Scritto a novembre 2010)

Disegno di Antonio Boffa

Echino Risveglio 
Ieri sera due cari amici: Massimo e Liana mi hanno preparato una cenetta deliziosa. La cosa strabellissima non è quello che ho mangiato, ma quello che ho visto. Massimo è un erpetologo, paleontologo, ricercatore universitario, insomma un intelligentone, cervellone, ha un solo difetto si chiama Delfino di cognome, ma quello non se l'è scelto lui!! :-))
Beh, Massimo finita la cena mi ha fatto vedere alcuni suoi studi e delle ricerche di suoi alunni e... c'erano: denti di topi di un milione e mezzo di anni fa, vertebre di serpenti e di rane (bisbisbisnonne di Elvira) di 5 milioni di anni fa e due gusci di tartarughe. Strabelle!!! Lo sapete che il guscio è fatto di ossa e sopra la parte scura che noi vediamo ci sono delle specie di lamelle di un materiale simile alle nostre unghie? E lo sapete che le tartarughe quando si accoppiano fanno tanto rumore? E pensare che sembrano animaletti così discreti!! E poi i maschi mordono le femmine; per niente gentili direi! Anche se le femmine, a volte, sono un po' antipatiche e ci prendono in giro, non mi sembra una buona ragione per morderle... :-)
E poi ho anche scoperto che le tartarughe hanno la spina dorsale attaccata al guscio e quindi è come se restassero appese lì dentro, questo mi ha fatto ridere tantissimo. La mia maestra di igiene ci avrebbe senz'altro sgridati, avevamo ossa di animaletti sul tavolo dove stavamo cenando, pulitissimi però!! :-D
Poi Liana, che è una brava cantautrice, ci ha fatto sentire le sue canzoni, un giorno ve le farò ascoltare e mi direte se non ho ragione. Non raccontatelo in giro perché è un segreto segretissimo, ma Liana sta scrivendo delle canzoni anche per la mia amica Viola. Come? Non la conoscete? Beh, uno di questi giorni ve la presento.
Per finire sono tornato a casa e lungo la strada ho incontrato questo bellissimo coniglio disegnato da Antonio per il mio compleanno. Gli ho dato un bacetto sul naso e me ne sono andato a dormire perché volevo sognare il mare...
13 novembre 2010 alle ore 10.42 ·

domenica 27 febbraio 2011

Filastrocca per Adele


Cara bambina Adele
mia dolce amica fedele,
mi sento un gran signore 
vestito di allegro colore.
Questa filastrocca è per te
perché mi hai fatto sentire re,
re delle mascherine
che giocano vicine,
re del carnevale
che scherza con quel tale.
E allora da Arlecchino,
ti ringrazio con l'inchino,
ti bacio sul nasino
per sempre tuo
Echino!!


Book trailer di Arriva un bambino

Un libro dolcissimo disegnato dalla mia amica Tiziana Rinaldi per tutti i bimbi che aspettano un fratellino o una sorellina.


Una lezione di educazione civica

Ieri sera a Che tempo che fa da Fazio, Gramellini ha raccontato un fatto accaduto in una scuola media. Ve lo riporto perché mi ha molto colpito.


La dirigente scolastica entra in classe e avvisa i ragazzi di aver preso la decisione di non lasciare più partecipare alle gite di classe un loro compagno affetto dalla sindrome di down col pretesto che tanto il ragazzino non capisce. Chiede quindi loro di tenerlo all'oscuro di una gita che si terrà la settimana successiva.
I ragazzi - come nella commovente scena del film L'attimo fuggente in cui salgono sui banchi chiamando il professore: "Capitano, mio capitano!"- guidati da una ragazzina che alza la mano e dice alla dirigente: "Se lui non viene, non ci vado nemmeno io!" ad uno ad uno alzano la mano dicendo: "Nemmeno io!"
Vorrei ringraziare questi alunni per aver dato a tutti noi e all'Italia intera una grande lezione di Educazione Civica, una materia un po' stropicciata, obsoleta e messa in un cantuccio del dimenticatoio tanti anni fa, ma di cui sentiamo una grande grandissima nostalgia!!