mercoledì 16 febbraio 2011

La famiglia della strega Bettéga Filastrocca

C'era una strega,
si chiamava Bettéga,
con una figlia
di nome Vaniglia
ed un figlio
di nome Artiglio.
Suo marito, stregone,
si chiamava Torrone.


Vaniglia, Artiglio, Torrone e Bettega
lavoravan tutti in una grande bottega.


Torrone, Bettéga, Vaniglia e Artiglio
possedevano un simpatico coniglio.


Artiglio, Vaniglia, Bettéga e Torrone
dormivan tutti in un morbido lettone.


Bettéga, Torrone, Artiglio e Vaniglia
formavano proprio un'allegra famiglia.


A proposito di streghe: questa è la casa della strega Fiorina, si trova nel parco Veglia Devero.

E questa è la strega Fiorina che, nelle sere d'estate, racconta favole intorno al camino.

martedì 15 febbraio 2011

Ho conosciuto Coccorilla!! :-D

Coccorocò, cuoco delle coccole
Coccorilla
I disegni dei bambini della scuola dell'infanzia e primaria di Crodo


Oggi pomeriggio sono andato a premiare i 2 bimbi della scuola primaria di Crodo che hanno vinto il concorso Sogni senza capo né coda. Sono Carola e Ion con il sogno di avere una sorellina e chiamarla Stella e quello di rivedere gli amici della Moldavia.
Ma le sorprese non sono finite qui... 
La maestra Cinzia e i bimbi mi hanno detto che, per il progetto continuità, stanno preparando, con la cl.1° della scuola primaria, la rappresentazione teatrale del libro Coccorocò, cuoco delle coccole e anche la festa. Non vedo l'ora di andare a vederla. I bimbi hanno già le parti, ci sono i fratelli sberloni, le sorelle litigoni e magia delle magie, ho conosciuto anche Coccorilla. E' una bimba strabellissima che somiglia tantissimo al personaggio della fiaba.




lunedì 14 febbraio 2011

La favola a testa in giù

La favola a testa in giù.

In una strampalata famiglia vivevano tre splendidi figli: un temibilissimo e forzuto squalo, un impaurito e tenerissimo uccello migratore, e una piccola, dolce cerbiatta.
Lo squalo era il più grande e, come tutti i pesci, non sempre amava parlare di sé. Era fiero e sicuro e molto intelligente. Qualche volta anche a lui capitava di sbagliare, come a tutti succede, ma non gli piaceva ammetterlo.
L’uccello migratore era bello e un grande osservatore. Dall’alto guardava il mondo e aveva un grande desiderio: smettere di volare e fermarsi da qualche parte. E magari, chissà, piantare delle belle radici, perché lassù in alto a volte ci si sente un po’ soli. Ma non aveva ancora deciso dove posarsi.
La piccola cerbiatta aveva due occhioni dolcissimi e furbi. Si credeva brutta e tonta, ma era solo lei a pensarlo. In realtà, come tutti i cerbiatti aveva un grandissimo cuore generoso ed era solo un po’ pigrotta.
La mamma era molto strana. A volte si sentiva un po’ dinosaura: saggia, forte, con larghe spalle per sopportare tutti i problemi e cercare di risolverli. Altre volte si sentiva una rondine: giocosa e allegra, come la primavera. Altre volte ancora pensava di essere un’orsa: con grandi orecchie per ascoltare i suoi piccoli e morbide zampone per riempirli di coccole.
Il papà era anche lui molto particolare. Un leone forte e generoso sotto un certo punto di vista, se però lo guardavi meglio ti accorgevi che, forse, era anche lui un immenso dinosauro. E, a pensarci bene, somigliava pure ad un affascinante gufo saggio.
Quando la notte la mamma non riusciva a dormire si domandava: Chissà se sono una mamma abbastanza brava per i nostri cuccioli? Non è che come dinosauri io e mio marito saremo troppo vecchi e lenti per loro? E come mamma rondine non rischio di volare troppo in alto dove loro faticano ad arrivare? L’orsa non sarà, ogni tanto, come tutti gli orsi, un po’ troppo irascibile? O il leone magari un tantino troppo aggressivo?
Avrebbe desiderato tanto essere perfetta per i loro bambini che, giorno dopo giorno, osservava orgogliosa crescere e diventare grandi. Sapeva bene però, anche perché suo marito glielo ricordava spesso che, per fortuna, non è possibile essere genitori perfetti.
Così decise di scrivere una favola, perché aveva delle cose importantissime da dire alla sua famiglia e non voleva rischiare di dimenticarle.
Doveva assolutamente far sapere allo squalo quanto era fiera di lui e quanto lo ammirava.
All’uccello migratore desiderava dire che era molto dolce ed era bello vivere con lui e che aveva molta paura di perderlo, perché gli sarebbe mancato troppo.
Alla cerbiatta invece doveva arrivare questo messaggio: sei bella come il sole!
E tutti e tre indistintamente non dovevano scordare quanto fossero importanti per quella loro matta mamma, che non poteva vivere senza il suo squalo, il suo uccello migratore, e la sua cerbiatta e neppure senza quel marito bizzarro: un po’ leone, un po’ dinosauro e un po’ gufo.
La favola naturalmente cominciava così:

C’era una volta…





Care maestre e genitori, questa favola è stata scritta dalla mia mamma tanti anni fa per l'Anfaa (associazione nazionale famiglie adottive e affidatarie) sez. di Novara. Legato a questa fiaba c'è un laboratorio molto interessante che mamma propone alle scuole, ma può anche diventare un gioco da fare a casa per conoscere meglio i vostri bimbi e ciò che provano. Se vi interessano maggiori info potete scrivere alla mail di mamma: lefiabedigiuli@libero.it
Altro materiale su adozione e affidamento lo potete richiedere all'Anfaa, qui sotto vi metto l'indirizzo.
Ciao ciao e caprioline affettuose per tutti voi!! :-D
Echino  


I super vincitori del concorso: Sogni senza capo né coda. - Scuola primaria di Pieve Vergonte -

Mi ha portato!!! Sono stato buonino buonino tutta la settimana, ho svuotato la lavastoviglie la sera, ho stirato i fazzoletti e tenuto in ordine la mia cameretta, mi sono persino lavato le orecchie tutte le sere e così la mia mamma mi ha fatto questo bellissimo regalo di portarmi con lei a premiare i bimbi vincitori del concorso legato al libro Sogni senza capo né coda. 
E' stato troppo bellissimissimissimo! I bambini ci aspettavano e quando siamo arrivati ci hanno salutati felici. 
Roberta è la vincitrice del 1° premio della giuria, il suo sogno è di poter avere la libreria più grande del mondo. Beh, direi che con i libri che ha vinto, regalati dalla casa editrice Mammeonline può cominciare a costruirsela. 
Il sogno di Davide è stato il 2° più votato dal pubblico, quasi 700 voti, acciderpolina!! Gli ho chiesto: "Come hai fatto a far votare così tanta gente?"
Sapete cosa mi ha risposto?
"Ho chiamato i miei cugini in Sardegna!!"
All'anima Davide, ma quanti cugini hai? Mi sa che ha votato la Sardegna intera... :-D
Anche Anas, alunno della classe 3°, è uno dei vincitori votato dalla giuria, il suo sogno è di tornare in Marocco a lavorare. "Caro Anas, - gli ho detto - spero tanto che il tuo bel sogno si possa realizzare!"
Come sono felice di aver conosciuto questi bei bambini e di aver portato loro tanti libri in regalo. Ne è valsa la pena di lavarmi le orecchie tutte le sere perché mi sono davvero divertito e poi la mamma di Valentina, poiché oggi è la festa di S. Valentino, aveva preparato una squisita torta al cioccolato e i bimbi me ne hanno offerto una fetta. Mi sto ancora leccando i baffetti! Ecco le foto dei vincitori e complimentissimi a tutti loro!

Roberta, Davide e Anas

Roberta

Davide

Anas