sabato 15 gennaio 2011

I Giochi di Echino!

Ciao Bimbi!Ho una sorpresa per voi!
Ho preparato qualcosa di divertente!
Queste pagine sono tutte da stampare
per giocare e colorare!







giovedì 13 gennaio 2011

Fiaba: Nonno Tonino e la luna tratto dal libro Viola, lo Sgrunfolo e il palio dei tritoni.




C'era una volta...

In un piccolo paesino di montagna un nonno che si chiamava Tonino. Viveva con sua moglie in una casetta di pietra, tutta ricoperta da un soffice manto di edera verde, in mezzo ad un grande prato.
Nonno Tonino era piccolo, con i capelli bianchi e due bei baffoni, che ridevano insieme al suo sorriso.
Un giorno partì dalla sua casa, salutando con un bacio schioccante la sua simpatica moglie. Era vestito da montagna e portava in spalla una lunga scala ed una corda blu da alpinista.
Camminando, parlottava tra sé: “ Devo sbrigarmi, il cammino è lungo e questa scala certo rallenta molto il mio passo!”
Prese un sentiero tortuoso e ripido e poi si diresse verso la vetta della Rossa.
Arrivò in cima che già si faceva notte. Le gambe gli dolevano, ma era contento perché di lì a poco avrebbe fatto ciò che da tempo aveva in mente.
Quando la luna spuntò dietro il monte, nonno Tonino appoggiò svelto la scala alla sua punta più bassa, ci salì di corsa e lanciò la corda da alpinista per legarsi stretto, stretto, in modo da non cascare. La corda però colpì per sbaglio il grosso naso della luna, che cominciò a prudere e la fece starnutire fragorosamente. Le stelle assopite sobbalzarono nel cielo per lo spavento e nonno Tonino si trovò, per un interminabile momento, barcollante e in bilico su un piede solo.
La luna accortasi di quell’insolito e bizzarro ospite, dapprima si stiracchiò e poi per non sembrare scortese, dopo essersi soffiata il naso, gli chiese cosa fosse andato a fare fin lassù. Tonino, i cui occhi brillavano per la gioia quasi quanto la luna, le disse in un orecchio: “Cara sorella, tu sai quanto io abbia sempre amato e rispettato la natura in ogni sua forma. Se sono venuto quassù a disturbarti è perché devo domandarti un grosso favore”.
La luna oramai completamente sveglia e per natura molto curiosa disse: “Perdindirindina! Ti conosco bene, da qui vedo tutti gli uomini e so che il tuo animo è gentile e rispettoso, chiedi ciò che vuoi ed io cercherò di esaudirti!”
Nonno Tonino si schiarì per bene la voce e le disse: “Vorrei fare un regalo ai miei nipotini, qualcosa di indimenticabile, che possa lasciare loro un bel ricordo di me!”
La luna chiese allora di potersi consultare con le sue amiche stelle e dopo una lunga riunione si disse pronta ad esaudire il desiderio. Diede al simpatico nonnino un grosso sacco di iuta e gli consigliò di aprirlo in presenza dei bimbi, poi si congedò perché era già quasi l'alba e doveva lasciare il posto a Messer Sole. Tonino ringraziò sorella luna e le amiche stelle, si slegò e scese dalla scala sulla vetta del monte. Con la sua corda blu, la scala ed il sacco di iuta sulle spalle, riprese il cammino verso casa.
Quando arrivò mise tutto in cantina e dormì per due giorni, per riprendersi da quella faticaccia, il terzo giorno riunì tutti i suoi nipoti nel grande prato davanti alla sua casa e disse loro che aveva portato un regalo molto speciale.
I bambini, entusiasti e incuriositi, non riuscivano a stare fermi intorno al nonno e al grande sacco di iuta. La moglie, dalla porta di casa, li guardava divertita, mentre nel forno lievitava una profumatissima crostata di mirtilli.
Nonno Tonino aprì il sacco e, come per magia, cominciarono ad uscire centinaia e centinaia di farfalle di tutti i colori più belli, intensi e stravaganti: gialle, rosse, blu, verdi, arancioni, porpora, indaco e anche colori che i bimbi non avevano mai visto. Alcune grandi, altre piccole e certe minuscole e tutte profumatissime.
                        Fine

La fiaba di nonno Tonino è pubblicata nel libro: Viola, lo Sgrunfolo e il palio dei tritoni. 


mercoledì 12 gennaio 2011

I disegni dei bambini della maestra Luciana Scuderi



Cari bimbi, 
non avete idea di quanto i vostri disegni mi abbiano emozionato e reso felice. Grazie, grazie e grazie!!
Vi mando un bacissimo e tante caprioline tutte per voi e per la vostra maestra.
Echino








































Echino visto da Antonio Boffa


Bimbi, vi presento il mio amico Antonio!!! :-D



Davvero ho disegnato io la Gioconda bimbi??
Vediamo chi indovina il nome dell'artista al quale ho "rubato" il dipinto e chi sa dirmi in quale famoso museo si trova il quadro e in quale città d'Europa?



Secondo voi cosa mi sta dicendo questo bellissimo coniglio bianco? Attendo i vostri commenti!




Dove stiamo andando io e la mia amica Elvira, la rana??

.. andate a conoscere Antonio su:


Fiaba: I miei dolci amici. Scritta dai ragazzi del Cfp Formont di Villadossola

I miei dolci amici.

Ciao! Mi chiamo Ciok, sono una barretta di cioccolato al latte e oggi andrò a trovare i miei amici: Fragolina, Per, Ary, Cily e Nocy.
Fragolina è una fragola molto abile nel cucinare e abita nella città di Fragolandia dove tutto è fatto di fragole, panna e latte; per andare da lei prenderò il traghetto Marzapane e attraverserò il lago Cremino.
Per è una pera molto matura e vive nella città di Perina; è proprietaria del parco divertimenti Luna Perk, la cui attrazione principale è la Pera panoramica.
Ary è un’arancia molto dolce e solare e è da poco diventata adulta (prima era Mandy). Per l’occasione ha organizzato una grande festa vicino alla cascata Succo d’arancia.
Cily è una ciliegia carina e molto vanitosa, vive insieme a suo marito Maraschino nell’immensa villa “Ciliegia serena”.
Nocy è una nocciola, la più piccola del gruppo, ma anche la più divertente. Vive a Nocciolandia, un paese che si affaccia sul mar Cacao e abita in una grande noce sulla spiaggia zucchero.
Quando sono arrivata da Fragolina, lei era impegnata a tagliare la torta che aveva preparato apposta per me. Dopo aver mangiato quell’infinita dolcezza, io e la mia amica abbiamo deciso di avventurarci nella grotta Pannosa e di fare un bagno nel laghetto Pannino. Purtroppo arrivò in fretta la sera e io partii subito verso Perina.
Per era molto contenta di vedermi e ovviamente mi offrì un giro gratis sulla Pera panoramica. Lassù c’era un panorama stupendo, si vedeva la città intera e all’orizzonte si stendevano maestosi i colli Peretta e il lago Pero. Facemmo un giro su tutte le giostre: pera tornado, pera kart, pera autoscontro e pera volante. Arrivò anche qui l’ora di partire, attraversai il ponte che sovrasta il fiume Succo alla pera e entrai nel bosco mandarancio, che mi avrebbe portato da Ary.
Arrivato a casa sua, con mia sorpresa, non la trovai e, preoccupato, chiesi al suo vicino di casa Pompelmo se sapeva dove fosse. Mi disse che era all’ospedale “Arance della salute” così corsi immediatamente a trovarla. Aveva da poco subito la trasformazione da Mandy a Ary e questo l’aveva fatta stare molto male; per fortuna niente di grave, il giorno dopo sarebbe stata dimessa e avrebbe dato la sua festa. Sono rimasto tutta la notte con lei, dormendo nel letto accanto al suo: sono troppo morbidi i letti Pan di Spagna!! La mattina il dottor Arancione ci svegliò per augurarci il rientro a casa e raccomandò a Ary di prendere tanta vitamina C.
Nel pomeriggio verso le 14.00 cominciarono ad arrivare gli invitati. Fu proprio una bellissima festa ed ero contentissimo di aver visto Ary così come non l’avevo mai vista.
Dato che sarei dovuto andare da Cily, che era già lì, andai con lei in macchina, abita in cima al monte Ciliegina sulla torta. La sua villa è interamente di ciliegio ed è davvero stupenda e grandissima. A tavola guardavo Cily e Maraschino e pensavo a come sarà la vita una volta che io e Ary ci saremo sposati. Passai la notte a pensare a lei, alla mia splendida fidanzata e a quanto la ami. La mattina feci una colazione abbondante e dopo aver salutato i miei cari amici mi incamminai verso Nocciolandia per andare da Nocy. Prima di arrivare a casa sua mi fermai al negozio Noccioline dei balocchi per comprarle un regalino: una cornice color nocciola, all’interno della quale misi una foto scattata alla festa di Ary con tutti quanti noi amici. Bussai alla porta, ma non rispose nessuno, poi notai che era aperta e entrai. Girai tutte le stanze, ma era come vagare nel deserto, quindi decisi di uscire dalla porta sul retro, che dava direttamente sulla spiaggia e di andare verso la meravigliosa spiaggia Cacao.
Arrivai lì e con mia enorme sorpresa fui accolto dalla canzone “Tanti auguri”. Era il mio compleanno e i miei grandi amici mi avevano organizzato una festa: erano tutti presenti e c’era anche lei, Ary, che con un dolce bacio mi porse il suo regalo. Ringraziai di tutto cuore Nocy e gli altri e continuai la serata giocando, ballando e divertendomi.

Testo di Marty, Sbiru e Challa
II Sala - bar Formont 

martedì 11 gennaio 2011

Book trailer del libro della mia amica La mucca Guendalina


Ciao bimbi, questa che vi presento oggi è la mia amica Guendalina, una mucca deliziosa che vive nel parco Veglia Devero. Con lei hanno già giocato moltissimi bimbi, i suoi laboratori sono creativi e molto divertenti, li potete richiedere al sito della casa editrice Mammeonline!! http://www.casaeditricemammeonline.it
Spero che anche voi vogliate diventare suoi amici! Vi lascio con la sua filastrocca:

Guendalina, la mucca gigante 
cerca nel mondo un amico importante.
Vuoi starle vicino? Grattarle il naso?
Bere il suo latte da un enorme vaso?
Non essere timido, allunga la mano
con un  vero amico si può andare lontano!!



lunedì 10 gennaio 2011

Filastrocca: il fantasma di panna montata. Scritta dai ragazzi del Cfp Formont di Villadossola

Il fantasma di panna montata

In un lago cioccolatoso
esisteva un mistero misterioso.
Qualcosa di bianco nel cielo appariva
mentre una bambina passeggiava lungo la riva.
La fanciulla fu spaventata
dal fantasma di panna montata.
Il fantasma piccino, picciò disse alla fanciulla
che non le avrebbe fatto nulla.
La bambina, dopo essersi tranquillizzata,
chiese al fantasma: “Perché sei di panna montata?”
Pian piano gli si avvicinò
e con occhi sorpresi lo guardò.
Poi chiese: “Ma i fantasmi son tutti così?”
e lui rispose: “Sì!”
La bimba allora domandò: “Ti posso leccare?”
e lui rispose: “Sì, ma attenta a non esagerare!!!”

Cari bambini, dovete sapere che lo scorso anno i ragazzi del Centro di formazione professionale Formont di Villadossola, mi hanno aiutato a scrivere la mia pagina sul giornale Eco Risveglio. Questi stessi ragazzi hanno anche scritto un libro bellissimo che si intitola: 
Coccorocò, cuoco delle coccole.


La filastrocca che avete letto qui sopra è un piccolo esempio del loro lavoro. Sono bravi, vero??



domenica 9 gennaio 2011

Filastrocca: La maestra fortunata

LA MAESTRA FORTUNATA



Alla scuola dei monelli

ho trovato i miei gioielli:
  • TEMPERIN che temperava,
a far punte è un portento.
  • BORBOTTIN che brontolava,
della scuola è assai scontento.
  • PRECISIN che ascoltava,
tutto il giorno resta attento.
  • LINGUETTIN che chiacchierava,
parla sempre, anche col vento.
  • RABBIOTTIN che spintonava,
dei compagni è il gran tormento.
  • SORRISIN che canticchiava,
è felice ogni momento.
  • MARMOTTIN che dormicchiava,
la mattina è un poco spento.
  • NUMERIN che addizionava,
conta sempre fino a cento.

I miei alunni son bambini
tutti quanti birichini.
Io mi sento una regina
e mi ritengo fortunata
perché, fin dalla mattina,
mi rallegran la giornata!

Buon inizio scuola a tutti!!! :-D
Echino

E se volete scaricare le copertine e le etichette per i vostri libri e quaderni, cliccate qua sotto, sono in regalo per voi!
http://www.casaeditricemammeonline.it/le-copertine-dei-quaderni-di-echino